Una scarica di adrenalina

Concerto; tre cori; no, non è un confronto; non vuole esserlo; ma l’avere a che fare con qualcun altro, magari più bravo tecnicamente di te, fa comunque salire le pulsazioni; apro io la nostra esibizione; Joshua; dai… 3 minuti e tutto è finito; poi tocca a Marco; via; il coro oggi va che è una meraviglia; da dietro arriva una voce compatta e potente; ora la strofa; subito la nota alta; presa!; via la prima strofa, ora si ripete; ritornello; arriva… spinge; lasciati andare; seconda strofa; un paio di note messe qua e là, ma in fondo non sbagliate; improvvisazione; l’adrenalina gira e fa pompare il cuore; cervello su off; istinto; ultimo ritornello; ultime note; “Down” lungo con vocalizzo a scendere classico mentre il coro chiude; fine; applausi; indietro, piano, con calma; secondi lunghi; rieccomi sulla Terra; la pacca forte di Beppe dietro le spalle è eloquente: bene, meglio del solito. Stasera sarei andato avanti ancora due minuti; provare, sperimentare, le note sono quelle, ma c’è un universo di possibilità. Anche le parole ad un certo punto si sono arrese.
Forse tutto questo era una reazione alla situazione (mia) che si è creata altrove? No… anche gli altri hanno cantato bene… però resta il dubbio della legge del contrappasso. Intanto se non cambio ancora decisione (visti gli ultimi post cosa probabile ma non troppo) domani prendo e mi vado a trascorrere un po’ di giorni in tranquillità… devo scaricarmi; mi faranno bene.

1 pensiero su “Una scarica di adrenalina

  1. ho capito che mi sono persa il concerto dell’anno..hallelujia! ;P

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