Maggio inoltrato

…e dovevo parlarvi di tre cose che avevo un po’ in arretrato ma al momento me ne ricordo solo due! 😀
Una è la ‘famosa’ (ma non ancora così tanto…) pasta della domenica, poi vi parlerò di Falling In Between …e poi spero mi venga in mente l’altra cosa di cui volevo scrivere (che non mi pare fosse l’ennesima ondata di depressione… quella ormai va e viene abbastanza regolarmente).
Inizio con quella che sta diventando una tradizione, ovvero la pasta della domenica sera da Agostino, mitica trattoria di Ronchi di Campanile che assume vari nomi a seconda delle varie storie che se ne narrano; gruppo base costituito di tre amici con pochi altri che ogni tanto si aggiungono. Se ne parlo è perché a livello personale (e a memoria… anche se visto l’incipit non so se fidarmi 😛 ), se si esclude la cena di Natale, è la prima volta che mi trovo a convivere con qualcosa che sta iniziando a diventare qualcosa più di un’abitudine. Gli amici sono amici e basta senza nessun altro tipo di collegamento (non centra la musica, non centra l’università, non centrano i Leo…); non c’è un motivo particolare per trovarci se non che uno degli altri due ha prove con un gruppo dopo cena… scherziamo continuamente sulla qualità (e sulla grassezza!) del “prodotto”, ma è una cosa a cui in fondo non riusciamo a fare a meno. Insomma… se capita che non riusciamo a trovarci per più di una domenica scatta la nostalgia!
Ma cambiamo argomento! Vi parlo ora di “Falling In Between”, ovvero l’ultimo album dei TOTO, uscito l’anno scorso. La prima cosa che dico è che ce l’ho in macchina da più di due mesi e non mi sono ancora stancato di ascoltarlo; certo, ogni tanto salto qualche traccia (principalmente Hooked o Taint the World), ma giorno dopo giorno il cd continua a girare e io continuo a cantarci sopra a squarciagola (finché tenevo i finestrini chiusi… ora che stanno per lo più aperti mi modero che non si sa mai 😀 ); quattro di quelle canzoni le ho anche sentite dal vivo a Mantova. Bello, bello, bello! Se dentro ho ancora un po’ di quella paura che avevo espresso nell’altro post a proposito dell’età avanzante dei membri del gruppo, questo cd è la prova lampante che quando si tratta di entrare in studio e registrare non ce n’è per nessuno! Ritmiche sempre interessanti e mai banali; chitarra, basso, batteria, piano, sinth e voce in un mix così intensamente Rockeggiante come non ne sentivo da anni; alcuni spunti erano avvertibili già in “Through The Looking Glass” (album del venticinquennale del 2002), ma trattandosi di cover forse non veniva fuori appieno lo spirito della rinnovata formazione; Mindfields (1999) era abbastanza aggressivo, ma forse ancora troppo “anni ’90”. Cercasi candidato alla sostituzione… roba che magari il carica-cd non funziona più e neanche me ne accorgo. 😀

Nel frattempo mi è venuta in mente la terza cosa che dovevo scrivere… ironia della sorte è una frase che recita così:

Ricordare Sempre per non Dimenticare Mai

Non vi sto a spiegare significato e provenienza; sappiate solo che volevo scriverla proprio per non dimenticarmela!

2 pensieri su “Maggio inoltrato

  1. frase enigmatica e recensione apprezzabilissima..passerai il cd! zaooo!! ps.forse ven prox riesco a venire alle prove..incedddibbbbbileeee!! ;P

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