Luci ed ombre

Ieri ho rivisto il sole dopo più di 20 giorni, sentito un po’ del suo calore in faccia. E mentre questo accadeva alcune delle domande che mi ero posto nei giorni scorsi iniziano forse a trovare risposta. Rivedo i colori della Lapponia, ricordo il profumo della betulla, il grande silenzio, la grande pace; ricordo il medico pazzo di Tjåmotis, le rapide a nord di Kvikkjokk, le cime dei monti rosse a mezzogiorno, il freddo sulla faccia, il crepitio della stufa, gli ululati dei lupi. Forse è solo suggestione, ma stavolta qualcosa mi è entrato dentro e ci è rimasto, anche se non l’ho capito subito.

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