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Grande Nord -33

Ebbene sì, l’avventura si ripete, e non manca così tanto come sembra… devo riprendere ad organizzarmi! Mi sembra manchino ancora parecchi mesi invece è appena più di un mese, poco più di 4 settimane, insomma, poco!!! Devo ricordarmi di prendere una frontale nuova…

The Reason

Altro post che intitolo alla canzone che sto ascoltando… perché quando la mente è in condizioni di stress si crea queste situazioni complicate? Bastano veramente due occhi azzurri e la giusta atmosfera per creare dei percorsi neuronali che aprono scrigni che emanano vecchi profumi ma di cui non si riesce a vedere il fondo? Più volte mi sono chiesto il perché di queste domande (ma in fondo è una tautologia?); domande che spuntano da chissà dove, profumi che riempiono l’aria… If You Go… andare contro l’ignoranza e la testardaggine. Una salsa a cavallo tra anni ’90 e nuovo millennio di musica e sensazioni; volare via come un gabbiano… un po’ di parole in libertà cercando una concentrazione che non arriva, disturbata emozionalmente; ma come si fa? Vedere e non guardare. Inutile ottimismo; Carrie Underwood (Some Hearts) dovrebbe portare un po’ di speranza, ma la strada non c’è, non si vede. Via i pensieri, via tutto. Dita libere sulla tastiera, scorrono, vanno, in cerca di un risultato non raggiungibile senza correre, liberarsi. The Dogs Of War… scuro, buio, cielo pieno di nuvole, ma non fuori, sole, azzurro, luci e ombre ben definite, quasi il tramonto. Manca la voglia.

Sunset

…è solo il titolo del brano di Mike che sto ascoltando in questo momento, o no?
Visto che ci sono ve lo faccio ascoltare. 😉

Allora, è rilassante o no? Domani esame di Sistemi Operativi 2, quindi ho proprio bisogno di rilassarmi!

…dimenticavo… non guardate troppo le immagini; è l’unico video che ho trovato…

[edit] Con un barbatrucco ho fatto sparire il video ed è rimasta solo la musica! 😛 [/edit]

Really back home?

Bello ascoltare una canzone di Keith Urban su last.fm e vedere nella sezione della pagina “Events by this artist near you” una cosa del genere:

…va ben sognare, ma se ci si mettono anche i siti che non capiscono bene il concetto di vicinanza… 😀

…e intanto ho perso la sensibilità ad un ginocchio. Speremo ben!

Life, one day after the other

Quante cose sono successe in quest’ultimo periodo… comincio da poche ore fa e vado indietro.
Stamattina ho consegnato il “modulo A” per la richiesta ufficiale del relatore per la tesi (anche se ce l’ho già da un po’ 😉 ); questo significa che sono ufficialmente in tesi e se tutto va bene (incrociare tutto l’incrociabile, please!!) mancano tra i 5 e i 7 mesi alla laurea.
Martedì sera prima riunione del consiglio direttivo distrettuale Leo dell’a.s. 2008/2009: un bel team …e ora pronti a lavorare!
…ma la cosa più impegnativa degli ultimi giorni è sicuramente stato il lungo weekend (e un po’ anche weekstart :P) in Belgio. Prima di tutto devo ringraziare chi mi ha gentilmente ospitato preoccupandosi di tutto e di più 🙂 Tre giorni nella più europea parte d’Europa; tre giorni in viaggio; città, paesi, mare, pioggia, sole, birra :P, conversazioni internazionali (anche in aereo al ritorno grazie a due simpatiche donzelle americane), treni, strade, cieli, mimi, waffle di Liegi (gaufre de Liège), cioccolatini, chiese, castelli, salite, discese, pianure, ancora pioggia (il secondo weekend di seguito!), la cena iraniana, caldo inaspettato… e come sempre la parte più dura è stato ritornare alla realtà, al proprio mondo; sentire le voci italiane in aeroporto, rivedere la campagna veneta dall’alto; di nuovo a casa 🙁

Nelle prossime settimane il tempo per le distrazioni sarà veramente poco ed è meglio che dopo queste due settimane abbondanti di vita inizi a ritornare nei ranghi imposti dalle ultime sessioni d’esame e dalle ultime (comunque vada) settimane di lezione della mia vita universitaria. Tristezza? Forse… ora non ci voglio pensare.

moving on

Mesi di pausa… per cosa? per come? perché? Va beh, quello che conta è che forse ho ripreso a mettere un po’ il naso fuori. Un weekend devastante; ne risento ancora tutti gli effetti, ma a parte la stanchezza e il sonno ho il sorriso per il secondo lunedì di seguito e non so da quanto non capitasse. Camminare (non proprio in linea retta) a notte fonda sul lungomare sotto la pioggia senza ombrelli… pazzi! 😀 Far votare più di 800 persone in meno di un’ora con tutti i controlli del caso… che organizzazione! Uomini, donne, giovani, vecchi… il fine e gli scopi che uniscono! Stavolta non erano gli alpini, ma parlo di quella parte di Lions e Leo che lavorano e si fanno il mazzo per gli altri, perché tutto vada liscio, perché tutti siano felici e che per fare questo spesso sacrificano molto del loro tempo ma che in questo riescono a trovare il divertimento ed il piacere di lavorare assieme e la soddisfazione per averlo fatto. Grazie a chi mi ha dato la possibilità di entrare nell’organizzazione, grazie a chi ha messo insieme i pezzi (e i pazzi :P) permettendoci di fare quello che è stato fatto. Io sono stato lì solo un giorno, ma quello più intenso!
…e ora via ai programmi ufficiali per il prossimo weekend (mooooolto lungo!!).

La lunga marcia delle penne nere

Bassano del Grappa, quattrocentomila persone, ottantamila a sfilare, gioia, simpatia, bandiere italiane a non finire; un serpentone di sorrisi e di berretti verdi durato più di dieci ore, una marea di uomini e donne, vecchi e bambini, tutti in festa. Tutti per loro. Passato doloroso e glorioso, presente e futuro incerti; eroi che non vogliono sentirsi chiamare tali, spesso dimenticati; un pizzico di orgoglio e di rispetto in questa Italia maltrattata e bistrattata.
Grazie Alpini!

The day after

Riporto per intero il commento fatto nel blog di Eriadan, giusto perché sembra che tutti oggi abbiano qualcosa da dire.

Forse oggi non dovevo passare di qua… difficile dire qualcosa di intelligente dopo aver letto molti dei commenti; certo è che non sentendomi rappresentato dalle idee di una parte e dalle persone dell’altra parte (e da un po’ di entrambe le cose di chi stava in mezzo) le opzioni per chi si trovava nella mia situazione non erano molte… dare voce alle proprie idee e venire esclusi o agganciarsi al meno peggio? Stavolta ho scelto la prima opzione… in silenzio, a differenza di grandi vincitori e grandi vinti, grandi nei numeri ma non negli ideali.

Cose dell’altro Mondo…

In realtà l’altro mondo è questo cavolo di Italia che mi ritrovo sotto i piedi… ma guardando da un altro punto di vista sembra veramente di vivere in un altro mondo! Basta leggere un recente (di qualche ora fa) articolo del Los Angeles Times per rendersi conto di dove siamo… oppure passare un po’ di tempo all’estero (qualcuno ne sa qualcosa :p). Ho persino scritto alla giornalista per ringraziarla di aver scritto cose che qui difficilmente vedremmo scritte tutte assieme in un articolo di giornale senza che il giornalista venga denunciato da mezzo parlamento… e non è una questione di colore.
Si salvi chi può…

La lunga ricerca

Un obiettivo non meglio definito, sempre più in là, sempre più avanti… strade che non si incrociano, l’acqua che scorre in un’unica direzione e la mente che si ingarbuglia cercando di capirci qualcosa. Forse non c’è nulla da capire? Prima i Secret Garden e ora i Sohne Mannheims mi accompagnano per qualche minuto in una giornata interrogativa come altre, con ricordi che sbattono sui muri del presente in una gabbia psicologica opaca di stanchezza e paura; paura del tempo, del buio; difficile liberarsene, pensare di non pensare e di non pensarci… un circolo vizioso? Continuo a buttare nel cesso una buona metà del tempo che inesorabilmente passa, trapassa e scompare. Un obiettivo da raggiungere ora c’è ma oscura gli altri e ne stanno facendo le spese persone e passioni incolpevoli di fronte alla mia incapacità di gestire più situazioni contrastanti.

Distr(ib)uzione sistemica emotivamente parlando

AAAAAAAAhhhhhhhhhh!!! Martedì esame di Sistemi Distribuiti!!! Presentazione di un paper recente… sto cercando di preparare le slide ma non so da che parte prendere la cosa. Come si inquadra il problema?? Devo dare una visione critica del tutto con possibilmente anche qualche approfondimento (direi molti visto che il mio paper è parecchio generico riguardo a ciò di cui parla). Voglia assolutamente poca; la mezza influenza addosso (quasi due settimane che non sto proprio bene ma nonostante tutto non mi fermo… non posso!)! Ma cosa mi passa per le orecchie? “Love Theme from ‘Blade Runner'” di Vangelis… arrivato per caso nella radio di last.fm (radio degli artisti simili a Deep Forest… ogni tanto chiedo roba strana 😀 ). Una boccata di aria fresca! Un respiro e via… temo il momento in cui finirà… il respiro si fa più lento e profondo… pace… vabbè… finita quindi meglio cambiar discorso (ora mi sta passando Sacred Spirit 🙂 ). Devo riuscire a prendere il problema un po’ alla volta; fatta questa pausa mi rimetto; come se stessi scrivendo per convincermi; così di getto; mamma che confusione! Ho le idee evidentemente confuse, ma forse è un po’ che è così; forse un po’ troppo; ormai si parla di mesi! Non ho più un giorno per me stesso… intanto negli ultimi giorni ho fatto un paio di acquisti che dovevo fare da un po’: due cd di Mike, Islands (erano ormai parecchi anni che avevo la custodia vuota dopo il vile furto) e l’attesissimo Music Of The Spheres (pre-ordinato visto che ufficialmente non è ancora uscito!). Spesa totale 19€ e rotti dall’Inghilterra spedizione compresa! …e poi non chiedetemi perché non compro più musica da Ricordi &co… e sto meditando sull’acquisto del primo cd di Carrie Underwood, se non altro perché quello che ho in macchina tra un po’ si consuma (non come Falling in Between dei Toto, ma anche questo gira parecchio 😛 ). Se è vero che me lo mandano dagli USA a meno di 11€ spedizione compresa credo che i negozi di musica inizieranno veramente a non vedermi più… e fortuna che sembra sia ripresa la tradizione della paste della domenica da Agostino; mi mancava! Domenica eravamo i cari vecchi 3 scemi attorno al tavolo a sparare cazzate, come nei tempi migliori (che poi… è passato un anno, ma è una cosa a cui per qualche strana ragione tengo particolarmente; dà come un ritmo alla vita, come dei punti fissi.
Dai che mi rimetto con la presentazione che sennò non ne vengo più fuori… 🙂 però che stress!!!

Video dal Grande Nord

Il video risale ad un paio di giorni prima di Natale dell’anno scorso, ma ho avuto l’ok per pubblicarlo solo pochi giorni fa, quindi eccolo!

Trattasi dell’incontro avvenuto con Ario presso Tyin. Difficile raccontare a parole quello che è stato quel momento… quel posto…

Piccole piccole ore…

…perché mi trovo sempre a fare quello che devo fare a queste ore? Sono le 02.57… nessuno che disturba, musica di sottofondo, niente di serio con cui distrarsi. Un po’ di cose le ho fatte ma sicuramente ne ho dimenticate molte altre (tipo mi stavo dimenticando di guardare i dettagli del concerto degli Incognito di venerdì). Tante, ancora e sempre troppe cose etichettate come ‘da fare’ che si mettono in coda e ne escono molto lentamente. Continuo a dire di voler fare sempre meno e di voler provare a trovare un po’ di tempo libero, ma finora gli unici ad averne fatto le spese sono gli amici… le uscite di tutto il 2008 si contano sulle dita di una mano… casa-università, università-casa… al massimo qualche sera con il coro… ne verrò mai fuori?

Mixed feelings

Titolo in inglese per descrivere un momento in cui non riesco più bene a capire cosa sento, cosa cerco, cosa voglio… memorie, sogni, ricordi e sensazioni in un misto micidiale; il tempo si è fermato, il respiro rallenta, pace; guardare il buio dalla luce è difficile; righe ocra e nere si intersecano in un bagliore con ben poche speranze; forse ora più che mai sento il bisogno di condividere ciò che mi sta attorno senza trovare però come sempre un appiglio e qualcosa che faccia sperare una soluzione, un cambiamento. Dal passato torna quel dubbio che Elton John riassumeva in “Is loneliness the same as being free?”.

Luci ed ombre

Ieri ho rivisto il sole dopo più di 20 giorni, sentito un po’ del suo calore in faccia. E mentre questo accadeva alcune delle domande che mi ero posto nei giorni scorsi iniziano forse a trovare risposta. Rivedo i colori della Lapponia, ricordo il profumo della betulla, il grande silenzio, la grande pace; ricordo il medico pazzo di Tjåmotis, le rapide a nord di Kvikkjokk, le cime dei monti rosse a mezzogiorno, il freddo sulla faccia, il crepitio della stufa, gli ululati dei lupi. Forse è solo suggestione, ma stavolta qualcosa mi è entrato dentro e ci è rimasto, anche se non l’ho capito subito.

Dopo il Grande Nord

Rieccomi a casa… più di tutto sento una grande nostalgia per quelle terre immense, quel silenzio, quella natura fantastica; una grande voglia di tornare. La Svezia del nord, Jokkmokk, Kvikkjokk e la loro solitudine, gli strani personaggi che popolano quella terra, i lupi e la loro vivacità mattutina, la neve bianca ed il vero freddo, le distanze, i colori; in queste cose ho vissuto per quindici giorni e mai foto o video potranno dare una vera idea di ciò che è stato.
Comunque, giusto per darvi un’idea, ecco un assaggio:

Grande Nord… ancora 1

Scrivo dalla biblioteca di Jokkmokk, di fronte alla stazione degli autobus, dove alle 19.15 parte quello diretto a Murjek, da dove un treno mi portera’ viaggiando tutta la notte fino a Stoccolma; da li’ ancora autobus fino a Skavsta, quindi aereo per Bergamo. Ancora poche ore sopra il Circolo Polare, ancora poche ore nel Grande Nord, 26 ore in Svezia. Stamattina sveglia alle 4.45 per prendere il bus Kvikkjokk-Jokkmokk delle 5.40 (l’unico!) con il risultato che sono qui che giro tra sala d’aspetto dei bus, konditoriet (il nome dice tutto) e biblioteca, con una sosta in un albergo per il pranzo. Ancora 3 ore e mezza… probabilmente faro’ un salto al supermercato ICA qui vicino (beh, non che a Jokkmokk qualcosa possa essere molto lontano… 😀 )

Grande Nord -4

La data è sempre più vicina… oggi sono arrivate la frontale che avevo ordinato ed una tenda da portare su ad Ario; la Ryanair mi ha confermato (tramite il loro bellissimo 899 da 0.8€/min 🙁 ) che posso far passare un borsone unico come “attrezzature sportive” fino a 32kg; mancano dei calzini caldi sottili, ma qualcosa troverò… ah, ecco… anche la batteria di scorta della macchina fotografica! …e anche gli occhiali da sole (non che ce ne sarà per molto tempo… ma con tutta quella neve è meglio proteggersi in quelle poche ore!). Continuano a venire in mente cose da prendere e da controllare… anche un paio di pantaloni pesanti più multiuso (ho già quelli da traversata). Quante cose…

Grande Nord | -15

La distanza cala ma le cose da fare sono sempre troppe e improcrastinabili, con la probabilità sempre più alta che queste vadano a farsi sentire sull’ultima parte del Grande Viaggio (quella più impegnativa spiritualmente, psicologicamente ma anche e soprattutto fisicamente) e quindi ad accorciarla se non ad eliminarla per il semplice ed atavico motivo del non saper dir di no di fronte alle care vecchie minacce psicologiche. Presente incerto contro futuro ancora più incerto… una dura battaglia …e se poi inizia a rimettersi in mezzo il passato allora diventa proprio dura!