Archivi categoria: On The Move

Viaggiando viaggiando…

Cielo senza luce

Ogni nuvola un sogno,
fuori dalla finestra la vita è come un film, spaccati di vite che
incrociano altre vite in un infinito gomitolo di strade. Le nuvole si
chiudono e il grigiore uniforme della mediocrità crea un vuoto di
pensieri e cancella gli orizzonti. Arriva la sera…

Grande Nord… ancora 1

Scrivo dalla biblioteca di Jokkmokk, di fronte alla stazione degli autobus, dove alle 19.15 parte quello diretto a Murjek, da dove un treno mi portera’ viaggiando tutta la notte fino a Stoccolma; da li’ ancora autobus fino a Skavsta, quindi aereo per Bergamo. Ancora poche ore sopra il Circolo Polare, ancora poche ore nel Grande Nord, 26 ore in Svezia. Stamattina sveglia alle 4.45 per prendere il bus Kvikkjokk-Jokkmokk delle 5.40 (l’unico!) con il risultato che sono qui che giro tra sala d’aspetto dei bus, konditoriet (il nome dice tutto) e biblioteca, con una sosta in un albergo per il pranzo. Ancora 3 ore e mezza… probabilmente faro’ un salto al supermercato ICA qui vicino (beh, non che a Jokkmokk qualcosa possa essere molto lontano… 😀 )

News nordiche 1

Dal primo aggiornamento sono successe varie cose… Come previsto il 22 sera eravamo a Haukeliseter dove abbiamo scongelato l’auto di Ario e dormito nella “sua” stanza. Il giorno dopo su in macchina tra fiordi e gallerie (ad Aurland la piu’ lunga d’Europa, 24.5km!) fino al lago
di Tyin, ai piedi dello Jotunheimen; li’ incontriamo Ario con i lupotti; ri-sistemazione dei carichi in macchina e partenza verso la Svezia; qualche ora di riposo in un rifugio sopra Meråker (pallino del 16 gennaio nella cartina del Sogno del Lupo) e poi via di nuovo verso Nord. Le dritte e ghiacciate strade svedesi ci portano infine a Jokkmokk e di li’ finalmente a Kvikkjokk al Sinjerak Lodge, dove a notte inoltrata improvvisiamo un “cenone” dopo la visita del “famoso” Björn. Nei giorni successivi sono arrivati gli ospiti e abbiamo fatto una piccola escursione sopra il paese. L’altroieri (29/12) invece partenza con sci, slitte e zaini verso l’immensita’ del Sarek! Temperature in discesa dai -15 della partenza ai -23 della mattina dopo. Ieri rientro al Lodge per buona parte del gruppo (me compreso per problemi di freddo a mani e piedi speriamo solo per causa della stanchezza). Ieri sera uscita a -18 a caccia di aurore ma abbiamo atteso invano…

Tra cielo e mare

L’incessante infrangersi delle onde sugli scogli neri, tanta gente che si diverte e qualcuno che forse fa un po’ finta, buona musica acustica in sottofondo, alcune fioche luci sul mare all’orizzonte, un passato insicuro, un presente interrogativo ed un futuro incerto …tutto questo mentre la bianca schiuma continua a salire sugli scogli accompagnata da quella dolce inimitabile ed eterna melodia che solo la natura sa creare.

Il profumo di larice…

….sul maglione, salutare la terra da solo su un altopiano con il vento del nord che soffia, stare fermo a braccia spalancate nella prima nevicata di fine estate con il fuoco che scoppietta vicino, essere assaliti da due lupacchiotti dispettosi, venire sommersi da quattordici rumorose e simpatiche piccole pesti, vedere l’alba sulle montagne svegliandosi in un teepee… Quante cose possono accadere in tre giorni? Cosa resta di tutto ciò oltre a tanti ricordi? Qualche centinaio di foto (ma ci sono cose che non si possono fotografare, come i cristalli di neve sollevati dal vento), un paio di scarponi sporchi (ma è veramente sporco o è solo un po’ di natura che mi sono portato a casa?) ed un maglione impregnato del dolce profumo di larice che emanava il fuocherello del campo.

Divano, dolce divano

Vinigo -> Rifugio Antelao -> Vinigo!! Mai avevo fatto la traversata completa (andata e ritorno) nello stesso giorno! 8 ore (di più, includendo la sosta al rifugio) a camminare… e fortuna che doveva essere ancora una giornata di allenamento… Però la veloce ascesa (alle 9.50 ero ai 2100m di forcella Cadin) e le mitiche torte del rifugio mi hanno convinto a continuare; ahi ahi… gambe e piedi reclamano un giorno di riposo. Poche stelle alpine rispetto ad altre volte (quando non erano rare esclamazioni del tipo “Guarda quante margherite! Margherite??? Ah no, sono stelle alpine!”) sopra Forcella Cadin e poca gente come al solito: a parte un capriolo e qualche mucca, non ho trovato nessuno fino a 15 minuti dal rifugio; rifugio dove sono stato accolto con la solita gentilezza e la solita gigantesca fetta di torta (stavolta una fantastica torta di mele). Il ritorno è stato più drammatico con il tratto Rifugio Antelao – Forcella Cadin che in salita e con le gambe che iniziavano a dare segni di cedimento ha richiesto il doppio di tempo rispetto all’andata (dove però, devo dirlo, attirato dalle torte del rifugio ho corso non poco) e poi la lunga discesa verso Vinigo massacrante come sempre: 1100m di discesa di cui i primi 600 fino a Cresta Duogo su sentiero da tenere sempre con un po’ di attenzione per non arrivare a Venas per direttissima…
Ora in vista ci sono solo un aperitivo da Fiori ed una cenetta alla Locanda a fianco …sperando di riuscire a rimanere sveglio!